25 maggio 2011

Protagonisti

Archita di Taranto  (in greco ἈρχύταςTaranto428 a.C. – Mattinata347 a.C.)
Filosofo e matematico greco che secondo la leggenda inventò la carrucola e la vite, anticipando Archimede


Archimede  (in greco Ἀρχιμήδης; Siracusa, circa 287 a.C. – Siracusa, 212 a.C.)
Considerato uno dei massimi scienziati della storia, inventò la cosiddetta "vite di Archimede" o coclea


Francesco di Giorgio Martini (Siena, 1439 – Siena, 29 novembre 1501)
Nell' Opusculum de architectura (una raccolta di disegni, ora al British Museum), sono presenti i disegni di elevatori a vite, e di un carro da battaglia


Leonardo da Vinci (Vinci, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519)
Nei suoi studi sull'idraulica e la meccanica prestò particolare intenzione alla vite e al movimento elicoidale, come testimoniano molti suoi disegni e invenzioni. In particolare ricordiamo il meccanismo elicoidale, l'elica a vite e l'elevatore a vite.


Henry Maudslay (22 agosto 1771 – 14 febbraio 1831) 
E' stato un inventore e imprenditore britannico. Brevettò nel 1798 un tornio per la produzione delle viti, il primo ad essere usato ampiamente nella fabbricazione.


Henry F. Phillips (1890–1958) 
Imprenditore di Portland , nel 1933 compra il brevetto della vite a croce di J.P.Thompson e fonda la Phillips Screw Company







04 maggio 2011

Iconografia

Arte:



Francobollo:

Repubblica Italiana


Serie Europa - 28ª emissione 

emissione:  2 maggio 1983 

Soggetto: Ritratto di Archimede e vite senza fine - 500 Lire


Innovazione:






Articolo di giornale:

"Tuttoscienze",  26/11/1997




Fumetto:

Faria, Les effets d’une valse [Le conseguenze di un valzer], La Caricature n° 168, 17 marzo 1883.









Cinema:

Modern Times di Charlie Chaplin, 1936




Letteratura:


Primo Levi, Monkey wrench, ed. Penguin USA(1995)
Titolo originale: La chiave a stella, ed. Einaudi (1978)





La vite di Archimede

Basandosi sulla testimonianza di Diodoro Siculo, viene attribuita ad Archimede di Siracusa(287-212 a.C.)  l'invenzione della vite perpetua o coclea.
Essa consiste in una vite senza fine alloggiata in un tubo che, se azionata da una manovella o da un qualsiasi altro dispositivo viene messa in rotazione, è in grado di sollevare un liquido e trasportarlo da un estremità all'altra del tubo, risolvendo così un grosso problema dell'antichità: sollevare l'acqua dai pozzi.
Quest'invenzione, prodotta durante il suo viaggio in Egitto, fu subito utilizzata da questo popolo per irrigare le terre in cui non arrivavano spontaneamente le inondazioni del Nilo.